Milèna

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comune del Libero Consorzio Comunale di Caltanissetta (43 km), 436 m s.m., 24,56 km², 2799 ab. (milenesi), patrono: san Giuseppe (seconda domenica di agosto).

Centro della regione collinare compresa tra i fiumi Platani e Imera Meridionale, posto alla sinistra del fiume Gallo d'Oro. Menzionato dalla seconda metà del sec. XIII, fu casale di Sutera e appartenne ai Capizzi e, dal sec. XIV al 1866, al monastero di San Martino delle Scale di Palermo, finché venne costituito in comune autonomo (1923), con parti di territorio staccate da Sutera e da Campofranco. Fino all'agosto del 1933 si chiamò Milocca (in arabo “feudo” o “possedimento”), poi Littoria Nissena e, infine, prese il nome attuale in onore della regina del Montenegro.§ Singolare è la conformazione topografica del paese, costituito da un centro abitato e da circa 14 nuclei satelliti detti “robbe” (cascinali), lontani anche alcuni chilometri l'uno dall'altro. In una “robba” è allestito il Museo della Civiltà Contadina: vi sono esposti strumenti tradizionali che documentano il ciclo della lavorazione del lino e del grano. Nella zona a E dell'abitato è l'eremo-fattoria di San Martino, che costituisce un interessante esempio di masseria fortificata, databile nelle forme odierne al sec. XVIII, ma di origine molto più antica.§ L'agricoltura (cereali, olive, uva, mandorle e legumi), l'allevamento bovino e ovino e l'estrazione di salgemma sono le principali risorse economiche.§ Nei dintorni, sul monte Campanella, sono state rinvenute due tombe a tholos databili tra i sec. XII-XI a. C., mentre in contrada Serra del Palco è stato individuato un villaggio neolitico, da cui provengono vari reperti esposti nell'Antiquarium Comunale.

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