Milev, Geo

poeta bulgaro (Radnevo 1895-Sofia 1925). Fu uno dei principali rappresentanti dell'avanguardia letteraria bulgara degli anni Venti. Esordì come simbolista, dirigendo (1919-22) la rivista Vezni (La bilancia) e pubblicando la raccolta L'anello crudele (1920). Ma le sue opere più riuscite risentono dell'influenza dell'avanguardia russa, specie futurista, in particolare della grande lezione di Majakovskij. La più celebre è il poema Settembre (1924), che esalta con una stesura e un ritmo fortemente majakovskiano la fallita insurrezione popolare del 1923 della quale egli stesso fu vittima. Arrestato infatti dopo la repressione della rivolta, fu nuovamente imprigionato nel 1925 e ucciso in carcere.

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