Minsky, Marvin

matematico e filosofo statunitense (New York 1927 - Boston 2016). È stato uno dei pionieri e dei più eminenti studiosi nel campo dell'intelligenza artificiale. I suoi lavori più importanti hanno riguardato problemi di semantica formale, di linguistica computazionale e di rappresentazione della conoscenza (Semantic Information Processing, 1968), ma fin dal 1950 Minsky ha contribuito ad aprire un intero campo di ricerca, basato sull'idea che i processi psicologici possano essere utilmente studiati attraverso dispositivi artificiali e simulazioni. Pur avendo progettato e costruito sistemi in grado di percepire e riconoscere, è stato sempre consapevole dei limiti intrinseci in alcuni dei modelli meccanici che simulano l'apprendimento (Perceptrons, con S. Papert, 1969). Nel suo libro più famoso (The Society of Mind, 1987), Minsky ipotizza che l'intelligenza non sia il prodotto di un singolo meccanismo, ma abbia piuttosto origine dall'interazione organizzata di parecchi “agenti” specializzati.

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