Moèna (Trento)

Indice

comune in provincia di Trento (75 km), 1184 m s.m., 82,70 km², 2602 ab. (moenesi), patrono: san Vigilio (26 giugno).

Centro della val di Fassa, situato nel fondovalle percorso dal torrente Avisio. Dapprima dipendenza di Bressanone, entrato in seguito nell'area di influenza di Trento (sec. XIII), fece parte della Magnifica comunità della val di Fiemme (1318). § Notevoli opere d'arte dei sec. XVIII e XIX, attribuite al pittore V. Rovisi, sono contenute nella parrocchiale di San Vigilio, ricostruita all'inizio del sec. XX. La vicina chiesetta di San Volfango, dal soffitto ligneo barocco di G. Guadagnini, è ornata da affreschi quattrocenteschi.§ L'economia locale si basa sul terziario: la cittadina è prestigiosa e nota località di villeggiatura estiva e invernale (in località Pra di Sorte, gli impianti di risalita ai passi di San Pellegrino e di Lusia accolgono numerosi appassionati di sport invernali). L'agricoltura produce patate, ortaggi, frutta e foraggi; praticato è l'allevamento bovino. L'industria è presente con aziende estrattive, edili, elettroniche, alimentari, casearie (formaggio tipico è il puzzone di Moena) e del legno (soprattutto mobilifici).§ A gennaio vi parte la celebre competizione sciistica di gran fondo Marcialonga (che si conclude a Cavalese).

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