Mondragóne

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comune in provincia di Caserta (46 km), 36 m s.m., 10,69 km², 24.155 ab. (mondragonesi), patrono: Maria Santissima Incaldana (martedì dopo Pasqua).

Cittadina del litorale del golfo di Gaeta, alla destra della foce del torrente Savone. È posta poco lontano dall'antica Sinuessa. , forse già abitata nel 295 a. C. quando i Romani vi insediarono una colonia. L'attuale Mondragone sorse forse nel sec. XI alle falde del monte Petrino, sul quale era una rocca edificata dai duchi di Gaeta. Agli inizi del sec. XV fu feudo di Iacopo Sannazaro, avo dell'omonimo poeta, per investitura di Ladislao di Durazzo re di Napoli. Nel 1465 passò ai Carafa e nel 1692, con Carinola, a Marcantonio Grillo. § L'abitato conserva le chiese di San Michele intra moenia (con un notevole crocifisso in marmo) e di San Francesco (sec. XV), oltre ad alcuni resti della via Appia. § È uno dei principali centri agricoli della provincia e fiorente mercato di prodotti caseari e ortofrutticoli: l'allevamento di pecore e bufali (mozzarella di bufala DOP) è favorito da ampi pascoli e l'agricoltura produce cereali, ortaggi e uva. Attività manifatturiere operano nei settori alimentare, enologico (falerno del Massico DOC), conserviero e della lavorazione di legno e marmo. Importante è il turismo, balneare sulla costa, termale nell'interno (sorgente di acqua sulfurea in località Bagni di Mondragone).

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