Montalcino

Indice

comune in provincia di Siena (40 km), 567 m s.m., 243,62 km², 5704 ab. (montalcinesi), patrono: Maria Santissima del Soccorso (8 maggio).

Generalità

Centro situato sui rilievi collinari che separano le valli del fiume Ombrone e del torrente Asso, che confluisce poco a S nel fiume Orcia.

Storia

Insediamento etrusco e poi romano, nell'814 fu donato da Ludovico il Pio all'abbazia di Sant'Antimo. A lungo conteso fra Firenze e Siena, nel 1260 dovette sottomettersi a quest'ultima. Vani furono i tentativi di sottrarsi al dominio dei senesi, che nel 1361 vi costruirono una rocca, facendone un caposaldo difensivo. Dopo la disfatta di Siena (1555), la città accolse i fuoriusciti che, sotto la guida di Piero Strozzi, sostennero ancora per quattro anni la Repubblica senese. Nel 1559, con il trattato di Cateau-Cambrésis, anche Montalcino entrò a far parte dello Stato mediceo.

Arte

L'abitato è caratterizzato da un'architettura tardomedievale di evidente ispirazione senese: ne sono esempi il Palazzo Comunale, dei sec. XIII-XIV, le chiese trecentesche di Sant'Agostino e di Sant'Egidio (che conserva pregevoli affreschi del sec. XV), la rocca costruita nel 1361 utilizzando in parte le mura e le torri duecentesche. A cavallo dei sec. XIV-XV fu eretta la loggia, un portico con due arcate ogivali e quattro a tutto sesto. Pochi sono i monumenti rinascimentali, tra cui spiccano i due chiostri del seminario, monastero cinquecentesco in cui ha sede il Museo Diocesano.

Economia

Il quadro economico è dominato dalle attività agricole (vite, olivo, frumento), dall'allevamento bovino e suino e dalla produzione di miele. L'industria si articola nei settori dei materiali da costruzione, delle macchine e delle attrezzature agricole, alimentare (oleifici), del mobile, dei semilavorati e degli infissi. Sviluppato è il turismo culturale, naturalistico ed enogastronomico; di assoluta importanza è la produzione del brunello, pregiatissimo vino rosso.

Dintorni

Nei dintorni sorge la grandiosa abbazia di Sant'Antimo, importante monumento romanico toscano di ispirazione lombarda, dichiarato patrimonio dell'umanità dall'UNESCO. La chiesa, del sec. IX ma ricostruita nel 1118, conserva i portali originari e, all'interno, fra le molte opere d'arte, notevoli capitelli scolpiti.

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