Montalto Uffugo

Indice

comune in provincia di Cosenza (20 km), 430 m s.m., 78,43 km², 17.382 ab. (montalesi), patrono: Madonna della Serra (15 agosto).

Generalità

Cittadina situata sul versante occidentale del Vallo del Crati. Nel sec. XVIII fu importante centro culturale grazie agli eruditi del convento carmelitano, tra cui Elia D'Amato e Angelo Zavarrone, e all'attività dell'Accademia degli Inculti.

Storia

È l'Aufugum citata Tito Livio nella narrazione della resistenza di Annibale nel Bruzio (204 a.C.). L'abitato attuale fu ricostruito nel Medioevo in zona collinare (da qui il nome) in seguito alle incursioni saracene. Appartenne a numerosi feudatari, tra i quali i Ruffo e i D'Aragona. In seguito prese parte ai moti rivoluzionari di Masaniello del 1647.

Arte

Nella parte alta dell'abitato restano i ruderi del castello feudale. L'imponente duomo di Santa Maria della Serra risale al 1227, ma fu notevolmente rimaneggiato tra il Seicento e l'Ottocento. Ha una bella facciata barocca scolpita in calcare di Montalto, con tre portali in pietra scolpiti da maestranze locali nel sec. XVIII, preceduta da un'ampia scalinata. L'interno, a croce greca, venne trasformato in stile neoclassico nella seconda metà dell'Ottocento; custodisce un'antica scultura lignea della Madonna (sec. XIV-XV) e paramenti sacri dei sec. XVI-XVIII. Ricostruzione barocca è la chiesa di San Domenico, fondata nel 1456, nella quale risaltano il portale e i pregevoli stucchi che decorano l'interno. La chiesa di San Francesco di Paola (1510-40) ha un bel portale in pietra e, all'interno, il mausoleo di Girolamo e Anna Alimena (sec. XVIII), in marmi policromi, tarsie e incrostazioni di pietre dure di scuola siciliana, e un San Francesco su tavola del sec. XVI.

Economia

L'industria opera nei settori alimentare, zootecnico, della pelletteria, informatico (produzione di software), dei materiali edili (cemento, calcestruzzo, bitumi, laterizi), chimico (vernici e colori). L'agricoltura produce uva, olive, fichi, castagne, cereali, ortaggi; sono praticati l'apicoltura e l'allevamento (bovini da carne e da latte, suini, ovini e caprini), con collegate aziende casearie e salumifici. In sviluppo l'attività turistica, grazie anche alla presenza di strutture agrituristiche.

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