Montecalvo Irpino

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comune in provincia di Avellino (62 km), 623 m s.m., 53,53 km², 4279 ab. (montecalvesi), patrono: san Felice (30 agosto).

Centro dell'Appennino Sannita, posto alla sinistra del fiume Miscano. Di origine forse normanna, se ne ha notizia certa in età angioina, quando un violento terremoto distrusse l'abitato. Fu feudo dei Guevara, dei Carafa e dei Pignatelli. Subì nuove devastazioni per altri eventi sismici, l'ultimo dei quali nel 1980. § Nella parte alta del paese, accanto ai resti del palazzo Pignatelli, costruito nel Seicento sul castello medievale, sorge la collegiata dell'Assunta (sec. XIV, in seguito ampiamente rimaneggiata); sul fianco destro è la cappella Carafa (1556), a pianta circolare, con altari in marmo intarsiato (notevole quello Pignatelli del 1728) e un sarcofago sostenuto da colonnine scolpite, adattato a fonte battesimale. Numerosi i murales sulle facciate delle case. § L'agricoltura (tabacco, cereali, uva da vino, olive, ortaggi e frutta) e l'allevamento bovino, ovino e caprino (produzione lattiero-casearia e di insaccati) costituiscono le principali risorse.

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