Morgante, Il-

poema cavalleresco in ottave di Luigi Pulci, composto tra il 1461 e il 1470 per suggerimento di Lucrezia Tornabuoni, madre di Lorenzo de' Medici. I primi 23 canti, che il Pulci leggeva via via alla corte dei Medici, furono pubblicati col titolo di Morgante piccolo nel 1478 e sono un'elaborazione di un anonimo cantare del Trecento, l'Orlando. Riscritto e ampliato con la materia di un altro testo anonimo, La Spagna in rima, volgarizzamento della Chanson de Roland, il poema fu accresciuto di altri cinque canti e pubblicato nel 1483 col nuovo titolo di Morgante maggiore. Nato quasi per gioco, il poema mostra difetti di struttura nel confuso accavallarsi di episodi che la quasi inesistente trama (la rivalità tra Orlando e Gano di Maganza) non riesce a disciplinare. L'unico elemento originale è la novità di alcuni personaggi: il gigante Morgante che, vinto e convertito al cristianesimo da Orlando, gli sarà fedele fino alla fine, per morire a causa del morso di un granchiolino; il gigante Margutte, cresciuto solo a metà, che morirà scoppiando dalle risa nel vedere una scimmia calzare i suoi stivali; il diavolo Astarotte, saggio e gentile, che discute con profonda conoscenza di argomenti scientifici e teologici, e che rispecchia forse le opinioni stesse del poeta.

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