Musteriano

agg. e sm. [sec. XIX; dalla località di Le Moustier]. Il termine, proposto da G. de Mortillet nel 1869, designa diversi tecnocomplessi generalmente compresi tra la fine del Riss e l'interstadio Würm II-III. Le industrie, su schegge ricavate o meno con la tecnica Levallois, sono caratterizzate dalla presenza di diversi tipi di raschiatoi, punte, denticolati, intaccature e da meno frequenti manufatti di tipo Paleolitico superiore, come grattatoi, bulini e perforatori. In taluni complessi (Musteriano di tradizione acheuleana) sono presenti bifacciali di vario tipo, ma generalmente piatti e piuttosto rifiniti. Il Musteriano si estende a tutta l'Europa, dove rappresenta la principale fase culturale del Paleolitico medio ed è, a partire dall'ultimo interglaciale, associato ai Neandertaliani. Varianti regionali sono state riconosciute nel Vicino Oriente, nell'Asia centrale e nel Nord Africa. "Per approfondire Vedi Gedea Arte vol. 1 p 20" "Per approfondire Vedi Gedea Arte vol. 1 p 20"

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