Nancy (città)

Indice

capoluogo del dipartimento della Meurthe-et-Moselle (regione: Lorena, Francia), 212 m s.m., 104.600 ab. (stima 2004), l'agglomerato urbano 331.363 ab. (1999).

Generalità

Situata sulla sinistra del fiume Meurthe e sul canale Marna-Reno, al centro di un ricco bacino ferrifero, è un importante nodo stradale e ferroviario. È celebre per la sua splendida sistemazione urbanistica settecentesca. Vi hanno sede un'università (1572), accademie e musei. Nel sec. XIX vi si sviluppò una scuola psichiatrica molto famosa. Dal 1983 Place Stanislas e Place de la Carrière sono state incluse nel patrimonio dell'umanità dall'UNESCO. La città diede i natali al matematico e fisico H. Poincaré (1854-1912).

Storia

Centro di origine celtica, citato in epoca romana come Nantiacum, fece parte del regno di Lotaringia diventando un vivace mercato e centro religioso. Nel sec. XIII divenne la residenza dei duchi di Lorena, che la fortificarono. Nel 1476 si oppose al duca di Borgogna Carlo il Temerario, che morì nel tentativo di conquistarla. Nel corso del sec. XVII fu più volte occupata dai Francesi (1633-60 e 1661-67). Grazie al re polacco Stanislao Leszczyński, nominato nel 1737, dopo il suo definitivo esilio, duca di Lorena da re Luigi XV, Nancy giunge al suo massimo splendore architettonico; alla morte del duca (1766) fu annessa definitivamente alla Francia. Occupata dai Prussiani nel 1814 e poi nel 1870, durante la guerra franco-prussiana, nel 1914 resistette all'avanzata delle truppe tedesche durante la battaglia della Marna. Occupata dai Tedeschi nel 1940, venne liberata dagli Alleati nel settembre 1944.

Arte

La città conserva alcuni edifici tardogotici, come il Palazzo Ducale, con facciata di stile gotico fiammeggiante (1502-44) e la chiesa dei Cordiglieri (1482-86), a una sola navata, fatta costruire da Renato II di Lorena dopo la vittoria su Carlo il Temerario. Notevoli testimonianze rinascimentali sono il palazzo d'Haussonville (1550) e la porta della Cittadella (1598). L'aspetto attuale della città si configurò tra il 1697 e il 1766, ossia nel periodo fra il ritorno del duca Leopoldo e la morte del duca Stanislao Leszczyński. L'impianto urbanistico, con vie regolari e vaste piazze, fu progettato da G. Boffrand e realizzato da E. Héré, architetto del duca Stanislao. Esso comprende la Place Stanislas (1752), circondata da edifici (Municipio, Grand Hôtel, Opéra) collegati da cancellate in ferro battuto e ottone di Jean Lamour; la Place de la Carrière, lungo cortile a giardini preceduto da un arco di trionfo (dedicato a Luigi XV è opera del 1757di E. Héré) che la collega alla Place Stanislas; la Place d'Alliance (1756), con fontana di P. L. Gyfflé. Tra i maggiori monumenti vi sono la cattedrale, progettata da J. Hardouin-Mansart e compiuta nel 1742 da Boffrand; Notre-Dame de Bon-Secours, di E. Héré (1738-41) che conserva il sepolcro di Stanislao Leszczyński (di L. C. Vassé); la chiesa degli Agostiniani, iniziata dall'italiano G. Betto e compiuta da R. Mique nel 1759; la zecca, di Boffrand. Tra i diversi edifici Art Nouveau, testimonianze dell'eccezionale sviluppo che a Nancy ha avuto questo stile, ci sono villa Majorelle (1901-02), casa Margo (1906) e la banca Renauld (1910). Il Museo di Belle Arti conserva tele di Poussin, Rubens, Tintoretto, Monet, Modigliani, sculture di Rodin, Maillol, Zadkine e la collezione Daum, 400 oggetti in vetro dall'Art Nouveau alle produzioni contemporanee. Il Museo Lorenese, sistemato negli ambienti del Palazzo Ducale, conserva raccolte storiche e artistiche del ducato di Lorena, tra cui alcuni dipinti di G. de la Tour. Il Museo della Scuola di Nancy possiede una ricca collezione di mobili, oggetti, ceramiche, tessuti e vetri prodotti, a inizio Novecento, da artisti come Émile Gallé e Louis Majorelle, iniziatori dello “Style nouveau”. A Nancy furono fondate (fine del sec. XVII) una manifattura di arazzi, diretta da Ch. Mitté, con maestranze provenienti dai Gobelins (dove vennero intessuti, tra l'altro, le Conquiste di Carlo V e i Mesi), e una scuola per le arti decorative (1901).

Economia

Al centro di un ricco bacino minerario, la città è stata fino agli anni Settanta uno dei maggiori poli siderurgici europei. Oggi il settore, notevolmente ridimensionato, è affiancato da industrie alimentari, meccaniche, tessili, elettrotecniche, chimico-farmaceutiche, grafico-editoriali, cartarie, ceramiche e vetrarie. Notevole centro amministrativo e commerciale, dispone di un moderno polo di ricerca tecnologica. Aeroporto.

Curiosità

Dal 1979 si tiene ogni due anni, a maggio, il Festival internazionale del canto corale, con gruppi provenienti da tutto il mondo.

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