Nepentàcee

sf. pl. [sec. XIX; dal greco nēpenthḗs, (pianta) che toglie il dolore]. Famiglia (Nepenthaceae) di piante carnivore dell'ordine Poligonali con una sessantina di specie dell'India, della Malesia e dell'Australiasettentrionale riunite nell'unico genere Nepenthes. Sono piante semilegnose, rampicanti, nelle quali la nervatura mediana delle foglie si prolunga oltre il lembo formando prima un tratto intermedio simile a un picciolo, che funge da viticcio, e poi una parte fortemente espansa (ascidio), a forma di urna, di solito vivacemente colorata. Quest'ultima è provvista di opercolo e serve a catturare gli insetti di cui la pianta si nutre e che attira con il secreto di ghiandole nettarifere di cui l'ascidio è provvisto. Alcune specie di Nepentacee (per esempio Nepentacea distillatoria, Nepentacea ampullaria, Nepentacea maxima) vengono coltivate per ornamento, per la bellezza delle foglie e la vivace colorazione degli ascidi.

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