Nijinska, Bronislava

ballerina, coreografa, direttrice del ballo e insegnante di danza russa di origine polacca (Minsk 1891-Los Angeles 1972). Figlia di Eleonora Bareda e Foma Nijinskij, ballerini polacchi stabilitisi a Pietroburgo, dopo aver preso lezioni private con E. Cecchetti fu ammessa, come già suo fratello Vaslav, alla Scuola imperiale di ballo (1900). Dopo il diploma (1908) entrò a far parte della compagnia del Teatro Mariinskij e l'anno successivo fece parte del piccolo gruppo selezionato da Djagilev per la prima stagione parigina dei Ballets Russes. Quando il fratello lasciò il Mariinskij, anch'essa uscì dalla compagnia (1911), restando con i Ballets Russes fino al 1913. Nel 1914 formò a Londra, con Vaslav, una compagnia che ebbe però vita brevissima. Dopo un fugace ritorno a Pietroburgo, allo scoppio della prima guerra mondiale, si trasferì a Kijev, dove ottenne un contratto come prima ballerina del locale Teatro dell'Opera e dove aprì una sua scuola, caratterizzata da metodi e obiettivi di rinnovamento. Lasciata definitivamente la Russia (1921), si riunì ai Ballets Russes e intensificò le sue apparizioni come ballerina, splendida per tecnica e versatilità, consolidando al tempo stesso l'attività di coreografa, nella quale aveva debuttato a Pietroburgo (La tabatière, 1914) e che aveva proseguito a Kijev (Ètude, 1920). Talento brillante e innovatore, di forte vena espressiva, Nijinska divenne l'unica donna cui Djagilev avesse mai affidato la creazione di un balletto. Per i Ballets Russes realizzò Renard (1922), Les noces (1923) e, nel 1924, Les biches, Les facheaux, Le train bleu. Nel biennio 1928-29 collaborò con la compagnia di Ida Rubinstein, approntando nuovi balletti fra i quali Bolero, Le baiser de la fée e La valse. Negli anni Trenta fu attiva soprattutto a Parigi, come coreografa all'Opéra, collaboratrice delle stagioni dell'Opéra Russe, direttrice di una sua compagnia (Téâtre de la danse, poi Ballets Russes de Madame Nijinska), ma anche a Buenos Aires come maître de ballet del famoso Teatro Colón, e a Berlino dove lavorò con Max Reinhardt per Les contes d'Hoffmann (1931) e per il film Songe d'une nuit d'été (1934). Operò anche con il Ballet Russe de Monte-Carlo e con il Markova-Dolin Ballet. Stabilitasi in California (1938) collaborò a lungo con il Ballet International (poi Grand Ballet de Monte-Carlo, poi Grand Ballet du Marquis de Cuevas). Nel 1964 Frederick Ashton la volle al Royal Ballet per la ripresa di Les biches e due anni dopo per una storica ripresa de Les noces (1966), che ne rinverdì la fama, aprendo una nuova stagione di rivalutazioni critiche che l'hanno fatta collocare fra le figure di primissimo piano nel rinnovamento del balletto nel Novecento. È autrice di un volume autobiografico, uscito postumo, Early Memoirs (1981).

Quiz

Mettiti alla prova!

Testa la tua conoscenza e quella dei tuoi amici.

Fai il quiz ora