Nodier, Charles

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scrittore francese (Besançon 1780-Parigi 1844). Figlio del presidente del Tribunale di Besançon, crebbe nelle idee e nell'ambiente della Rivoluzione ed ebbe una giovinezza inquieta, combattuta tra la ricerca erudita e il romanzo malinconico di imitazione wertheriana (Les proscrits, 1802; Le peintre de Salzsbourg, 1803). Nominato nel 1812 bibliotecario a Lubiana, nelle Province Illiriche, fu di ritorno dopo qualche mese, cacciato per le sue idee antinapoleoniche, e prese a collaborare al Journal des Débats, esprimendovi idee moderatamente classiche. In contrasto con tale atteggiamento, per le sue prime opere importanti ricorse a tutti gli ingredienti del romanzo nero, arricchiti dalle sue vaste conoscenze nel campo del vampirismo e del satanismo. A questo periodo appartengono Jean Sbogar (1818), il melodramma Le vampire (1820) e il poema in prosa sul tema del sogno e dell'angoscia, Smarra ou les démons de la nuit (1821). Nominato segretario alla biblioteca dell'Arsenal nel 1824, si circondò di scrittori e artisti, fondando il primo cenacolo romantico. Scrisse in quel periodo soprattutto articoli, opere di linguistica, di storia e di critica, e un racconto (Trilby, 1822), ispirato alla Scozia dove aveva incontrato Walter Scott. Intorno al 1830, visto il suo salotto decadere a favore di quello di Hugo, decise di rinchiudersi nel mondo fantastico dei racconti, rivelando nelle profondità del sogno l'esistenza di una vita soggettiva più ricca e più intensa e indicando al genio romantico una direzione feconda che portò, attraverso Nerval, fino ai surrealisti. I migliori racconti dell'ultimo periodo sono Le songe d'or (1832), Jean-François les bas-bleus (1832) e, soprattutto, La fée aux miettes (1832; La fata delle briciole).

Bibliografia

M. Held, Nodier et le romantisme, Bienne, 1949; P. G. Castex, Le conte fantastique en France de Nodier à Maupassant, Parigi, 1951; M. Menemencioglu, Un aspect surréaliste de Nodier, Besançon, 1966; L. M. Poerter, Nodier's Prose Rhytms: a Study of Manuscript Variants in the “Contes”, in “French Review”, marzo 1968; L. Cirrincione D'Amelio, Il prisma dell'illusione. Saggi su Charles Nodier, Roma, 1988.

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