comune in provincia di Perugia (100 km), 604 m s.m., 274,34 km², 4872 ab. (nursini), patrono: san Benedetto (21 marzo).

Generalità

Centro posto sul margine settentrionale di una fertile conca di origine lacustre, nella valle del fiume Sordo; è compreso nel territorio del Parco Nazionale dei Monti Sibillini.

Storia

È l'antica Nursia dei Sabini, poi prefettura romana. Nel VI sec. finì nell'orbita del Ducato di Spoleto. A partire dal sec. XII, acquisita la libertà comunale, giocò un importante ruolo nello scacchiere dell'Umbria meridionale e intraprese una politica spregiudicata che la portò spesso in conflitto con Spoleto e i comuni vicini. Passò alla Chiesa nel 1354.

Arte

Il nucleo medievale della città è racchiuso nel giro delle mura trecentesche e presenta vie larghe, con case basse rafforzate da “scarpe” antisismiche. Nella piazza San Benedetto sorgono il Palazzo Comunale, rimaneggiato (all'interno piccolo ma interessante museo e archivio storico), e la chiesa gotica di San Benedetto (sec. XIV); altri edifici degni di nota sono il duomo di Santa Maria Argentea (1560), la cosiddetta “Castellina”, rocca quadrilatera con torrioni angolari eretta dal Vignola (1554-63), e l'Edicola o Tempietto, a pianta quadrata, aperta su due lati da arcate a tutto sesto, di V. Tuzi (1354). A poca distanza dall'abitato si trova la chiesa rinascimentale della Madonna della Neve.

Economia

Famoso per l'antica arte della salatura e dell'insaccatura delle carni suine, possiede molti allevamenti; vi sono inoltre industrie tipografiche, molitorie e casearie. Nel territorio comunale si producono uva, farro, lenticchie e miele; i boschi offrono tartufo nero e funghi.

Curiosità

Intorno al 480 vi nacque san Benedetto, patrono d'Europa e fondatore del primo ordine religioso.

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