Odescalchi

nobile e antica famiglia italiana di incertissima origine, ma proveniente forse da Como. Notizie sicure iniziano con un Giorgio vivente in quella città nel 1290. Numerosi Odescalchi ebbero poi cariche politiche ed ecclesiastiche in alta Italia finché uno di essi, Benedetto (Como 1611-Roma 1689), salì al soglio pontificio con il nome di Innocenzo XI. Trasferitasi allora a Roma, la famiglia acquistò nuova gloria con un nipote del papa, Livio (1658-1713), che, investito dallo zio del ducato di Ceri (1678), ricevette da Leopoldo I la signoria di Sirmio in Ungheria e il titolo di principe imperiale; nel 1689 fu nominato generale di S. Chiesa e nel 1697 fu tra i candidati al trono di Polonia. La famiglia seguitò poi con Baldassarre Erba (1683-1746), nipote di Lucrezia, sorella del pontefice, e adottato (1709) da Livio (predetto), rimasto senza eredi. Altri membri autorevoli del casato furono: Carlo (Roma 1786-Modena 1841), cardinale e arcivescovo di Ferrara e vicario di Roma, che nel 1838 lasciò la porpora per farsi gesuita; Baldassarre Ladislao (Roma 1844-Civitavecchia 1909), liberale, esule a Firenze e nel 1870 membro della prima giunta di governo in Roma. Deputato (1874-76; 1880-95) e senatore (1896), fondò la città di Ladispoli. Nel 1875 uccise in duello R. Sonzogno.

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