Oehlenschläger, Adam

poeta danese (Copenaghen 1779-1850). Fra i maggiori esponenti del romanticismo danese, accolse i canoni della scuola romantica tedesca, illustrati dal norvegese H. Steffens in una serie di conferenze, che Oehlenschläger seguì con entusiasmo; il risultato dell'incontro con Steffens fu la ballataI corni d'oro (1802). La raccolta Poesie (1802), che segna la definitiva rottura con le tradizioni del secolo precedente, comprende Commedia della notte di mezza estate, una serie d'immagini sulla vita della capitale, e il poema drammatico La morte di Haakon Jarl, che ricorda la sconfitta dell'antico mondo eroico da parte del cristianesimo. Nella successiva opera, Aladino, compresa nella raccolta Scritti poetici (1805), Oehlenschläger si lascia suggestionare dal fascino dell'Oriente, ricreando il mondo di Le mille e una notte. La raccolta comprende inoltre Viaggio verso Langeland e La vita di Gesù Cristo simboleggiata nelle stagioni. In teatro coltivò i generi più diversi, variando contenuti, stili e metri, innestando esigenze classicistiche su un fondo romantico e dimostrando spiccata inclinazione per il dramma di idee e per le simbologie morali (Correggio, 1811; Hugo von Rheinberg, 1813; Carlo il Grande, 1829; Amleto, 1840).

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