Orlando, Sìlvio

attore italiano (Napoli 1957). Dopo un esordio teatrale, si è ben presto imposto come uno degli attori cinematografici più significativi dell'ultima generazione, lavorando con i maggiori rappresentanti del cinema d'autore italiano degli anni Novanta: N. Moretti (Palombella rossa, 1989), D. Luchetti (Il portaborse, 1991; Arriva la bufera, 1993; La scuola, 1994), C. Mazzacurati (Un’altra vita, 1992), G. Salvatores (Sud, 1993), P. Virzì (Ferie d’Agosto, 1996), A. Capuano (Polvere di Napoli, 1998), G. Piccioni (Fuori dal mondo, 1999; Luce dei miei occhi, 2001). Al 1998 risale il suo debutto nella regia teatrale con due farse di P. De Filippo, Don Rafelo ’o trumbone e Cupido scherza e spazza, dove ha rivestito anche i panni del protagonista. Sempre in campo teatrale, nel 1999 ha interpretato il ruolo di Calibano ne La tempesta di W. Shakespeare, per la regia di G. Barberio Corsetti e nel 2003 il ruolo di protagonista in Eduardo al Kursaal, con la regia di A. Pugliese.Nello stesso anno ha anche recitato in Il posto dell'anima di R. Milani. Nel 2006 ha interpretato Il caimano di N. Moretti, film per il quale ha vinto il David di Donatello come miglior attore, mentre nel 2008 è nel cast di Caos calmo di A. Grimaldi e di Il papà di Giovanna di P. Avati. Nel 2010 è il protagonista sia della commedia cinematografica Genitori e figli. Agitare prima dell'uso di G. Veronesi, sia del film La passione di C. Mazzacurati. Nel 2011 è tra i protagonisti di Missione di pace, di Francesco Lagi, mentre nel 2013 recita del film di Valeria Bruni Tedeschi Un castello in Italia, ispirato alla vita personale della stessa regista. Nello stesso anno è tra i protagonisti di La variabile umana, di Bruno Oliviero. L'anno successivi recita nel film di Carlo Mazzacurati La sedia della felicità. Tra le esperienze cinematografiche più recenti si ricodano i film Un paese quasi perfetto, (2016) di Massimo Gaudioso e Lacci (2020) di Daniele Lucchetti. Nel 2016 ha intrpretato il cardinale Angelo Voiello nella serie televisiva diretta da Paolo Sorrentino The young pope, ruolo ripreso nel 2020 nella serie The new pope, sempre diretta da Sorrentino. 

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