P'u Yi

(anche P'u-i, Henry P'u Yi; e coi titoli imperiali Hsüan-t'ung, K'ang-tê), imperatore cinese (Pechino 1906-1967). Ultimo della dinastia Ch'ing, con cui finì l'Impero cinese, dal 1934 al 1945 fu imperatore anche dello Stato del Manchukuo (Manciuria). Designato all'età di due anni a succedere all'imperatore Kuang-hsü, suo zio, regnò per quattro anni dopo la morte di questi (1908). Assunse, salendo al trono, il titolo regale di Hsüan-t'ung; abdicò il 12 febbraio 1912, all'avvento della Repubblica. Egli poté, tuttavia, continuare a dimorare nel Palazzo Imperiale di Pechino, conservando alcune prerogative, tra cui il titolo di imperatore. Nel luglio 1917, col tentativo di restaurare l'impero compiuto dal generale Chang Hsün, durante la presidenza di Li Yüan-hung, fu nuovamente posto sul trono, per restarvi, tuttavia nominalmente, solo 12 giorni. Nel 1924, quando le truppe del Kuomintang occuparono Pechino, P'u Yi fu obbligato a trasferirsi e a risiedere nella concessione giapponese di Tientsin. Allorché i Giapponesi invasero la Manciuria costituendovi lo Stato fantoccio del Manchukuo, P'u Yi ne divenne, sotto la protezione e il controllo giapponese, dapprima reggente, poi, trasformato il Manchukuo in impero, imperatore (dal 1º marzo 1934). Fatto prigioniero nell'agosto 1945 dalle truppe sovietiche, fu consegnato nel febbraio 1949 alle autorità cinesi. Sottoposto a giudizio nel 1950, fu successivamente inviato in un centro di rieducazione dove rimase fino al 1959. Liberato, trascorse gli ultimi anni della sua vita lavorando a Pechino.

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