Pàola

Indice

comune in provincia di Cosenza (42 km), 60 m s.m., 42,51 km², 17.195 ab. (paolani), patrono: san Francesco di Paola (1-4 maggio).

Cittadina situata presso la costa tirrenica ai piedi della Catena Costiera. Abitanti preromani furono forse gli Enotri, mentre l'insediamento romano è attestato da alcuni reperti rinvenuti nelle vicinanze. Nel Medioevo fu assoggettata ai Fuscaldo e in seguito fino al 1806 agli Spinelli. Nel sec. XV venne elevata al rango di città da Alfonso II d'Aragona. Subì notevoli danni nel sec. XV durante le invasioni dei Turchi. § L'abitato è dominato dai resti di un castello aragonese. Nella chiesa della Madonna di Montevergine, barocca, si trovano una tela del sec. XVI e una tavola in stile bizantino della Madonna col Bambino. La chiesetta dell'Addolorata sorge sul luogo della casa natale di San Francesco di Paola (1416-1507), fondatore dell'ordine dei Minimi. § L'economia della cittadina è variegata: all'agricoltura (ortaggi, frutta, uva da vino, olive e cereali), si affiancano l'allevamento (bovini, ovini, suini) e varie attività industriali nei settori alimentare e conserviero, vitivinicolo, tessile, metalmeccanico, chimico-farmaceutico. Assai sviluppato è anche il turismo, sia balneare (a Marina di Paola) sia religioso. § A poca distanza dall'abitato, dove nel 1435, secondo la tradizione, il santo fondò una cappella dedicata a San Francesco d'Assisi, sorge il grande complesso del santuario di San Francesco; la basilica (Santa Maria degli Angeli), originaria del sec. XV e più volte restaurata e ampliata, ha facciata rinascimentale nella parte bassa e barocca in alto; le due navate hanno archi e volte ogivali. Molti dipinti (affreschi, tele) e opere scultoree (marmoree, lignee, in argento) risalenti ai sec. XV- XVIII si trovano all'interno; sotto l'altare e in un armadio si conservano le reliquie del santo. Anche il convento conserva numerose tele, affreschi, statue marmoree e lignee databili tra il sec. XV e il sec. XIX, oltre a un coro ligneo del 1658. In località Gaudimare si trova la chiesa cosiddetta “di Sotterra”, un ipogeo basiliano (forse precedente al sec. X) sopra cui è stata edificata la chiesa del Carmine; l'abside è decorata da bellissimi affreschi bizantini del sec. X (Vergine e i dodici apostoli).

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