Pèste, La-

(La peste), romanzo (1947) dello scrittore francese A. Camus. Nella città di Orano, devastata da un'epidemia di peste, un cronista segue l'evoluzione prodotta dagli avvenimenti nello spirito e negli atteggiamenti di alcuni personaggi e della città intera. Ma la descrizione, pur tuttavia realistica, assume progressivamente dimensioni allegoriche e simboliche, talché la peste si trasforma in peste morale (l'oppressione, il nazismo, il male), costringendo ognuno a svelarsi. Nell'evoluzione letteraria di Camus il romanzo segna il passaggio dalla filosofia dell'assurdo che permea L'étranger (1942) all'umanesimo inteso come rifiuto dell'accettazione passiva delle catastrofi della storia e quindi come impegno. Secondo l'autore il romanzo sarebbe “il primo tentativo di dare forma a una passione collettiva”.

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