(Pula). Città nella contea dell'Istria (Croazia), 59.078 ab., stima 2005.

Generalità

Situata sulla costa sudoccidentale della penisola istriana, nella parte più interna dell'omonima ben protetta insenatura, è uno dei porti più sicuri dell'Adriatico e un importante centro culturale, commerciale e industriale. Pola è anche una frequentata stazione balneare. Vi nacquero lo scrittore Giovanni Arpino (1927-1987) e il cantautore Sergio Endrigo (1933-2005).

Storia

Colonia illirica intorno al sec. V a. C., passò ai Romani nel 177 a. C. e divenne colonia (Pietas Iulia) per volontà di Augusto. Porto di notevole rilievo commerciale collegato al retroterra istriano e croato, col disgregarsi dell'Impero accrebbe la propria autonomia passando poi ai Bizantini (sec. VI). La città conobbe un nuovo periodo di prosperità, favorita dall'autonomia che le venne concessa nell'ambito dell'esarcato di Ravenna e che nel 1177 si tradusse nella costituzione di un municipio. Annessa nel 1334 ai domini di Venezia, partecipò alle lotte contro Genova nel 1351 e nel 1378. In seguito al Trattato di Campoformido, nel 1797 passò all'Austria. Occupata dai Francesi tra il 1806 e il 1814, dopo la fine del periodo napoleonico tornò agli Austriaci che ne trasformarono il porto in una possente base navale. Alla fine della prima guerra mondiale fu occupata da forze italiane, passando formalmente all'Italia nel 1920. Occupata dalle truppe partigiane di Tito nel maggio 1945, conobbe come tutta l'Istria un periodo di violente rappresaglie contro la comunità italiana, che abbandonò in gran parte la città. Assegnata nel 1947 alla Iugoslavia, dal 1991 è parte della Croazia indipendente.

Arte

Della città romana, estesa sul colle già sede nel I millennio a. C. di un castelliere, restano numerose testimonianze monumentali. Cospicui sono gli avanzi delle mura sul cui lato orientale sono le porte Aurea, di Ercole, Gemina e di S. Giovanni. Nell'area del foro due templi gemini (si è conservato solo quello di Roma e Augusto) vennero ad affiancare tra il 2 e il 14 d. C. un santuario precedente di cui è visibile il podio. Una via congiungeva al foro l'arco dei Sergi, monumento funerario eretto tra il 29 e il 28 a. C. Restano anche avanzi di due teatri; l'edificio più grandioso è l'anfiteatro, iniziato in età augustea e ampliato in seguito, il cui anello esterno presenta due ordini sovrapposti di arcate definiti da un attico a finestre rettangolari. Notevole testimonianza dell'alto Medioevo è l'abbazia di Santa Maria Formosa o del Canneto, fondata nel 554 dal vescovo Massimiano, di cui resta solo una cappella con pregevoli mosaici. Al sec. V risale la cattedrale, peraltro ricostruita nel sec. XV e restaurata successivamente. Trecenteschi sono la chiesa gotica di San Francesco, con resti di plutei paleocristiani all'interno, e il palazzo Municipale, alterato in forme rinascimentali e barocche. All'interno del castello, una costruzione veneziana del sec. XVII, ha sede il Povijesni muzej, dove è illustrata la storia dell'Istria. Il Museo Archeologico dell'Istria raccoglie un ricco materiale diviso in quattro sezioni: preistorica (necropoli), antica, tardoantica e altomedievale.

Economia

L'economia si basa, oltre che sulle attività portuali, su industrie alimentari, cantieristiche, meccaniche, tessili, vetrarie, del mobile e del cemento. Di notevole importanza sono il commercio e il turismo. Aeroporto.

Curiosità e dintorni

Dal 1954, tra giugno e luglio, si svolge nell'anfiteatro il Festival cinematografico più importante del Paese. A poca distanza da Pola sono le rovine di Nesazio, città romana distrutta da un incendio nel sec. VII. Sono riconoscibili la cinta muraria, il foro, tre templi, gli edifici delle terme e due basiliche.

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