Paré, Ambroise

chirurgo francese (Bourg-Hersent, presso Laval, ca. 1510-Parigi 1590). Appresa l'arte chirurgica in una bottega di barbiere, come in uso all'epoca, fu per qualche tempo aiuto chirurgo all'Hôtel-Dieu di Parigi e quindi chirurgo militare al seguito delle armate francesi. Apportò un decisivo progresso alla pratica chirurgica del tempo introducendo ardite innovazioni: mostrò che le ferite da armi da fuoco venivano meglio curate mediante l'applicazione di sostanze lenitive che non con il tradizionale trattamento con olio bollente; propose la legatura chirurgica delle arterie per le amputazioni in luogo della cauterizzazione allora usata ed effettuò con successo anche l'operazione del labbro leporino. Ideò infine ingegnose membra artificiali in grado di eseguire meccanicamente molte operazioni. Non conosceva il latino e scrisse in francese tutte le sue opere che, nonostante le vivaci opposizioni dei medici accademici, gli procurarono ampia notorietà in patria e all'estero. La stima di cui godeva era tale che, sebbene fosse ugonotto, gli fu salvata la vita per ordine del re Carlo IX durante la strage della notte di San Bartolomeo.

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