Parent, Claude

architetto francese (Neuilly-sur-Seine 1923). Allievo di Le Corbusier, impegnato fin dai primi anni Cinquanta nella ricerca di un'architettura-scultura, nel 1963 fonda, con Paul Virilio, il gruppo “Architecture Principe”, con il fine di elaborare un nuovo ordine urbano e architettonico, sostituendo l'idea dello spazio euclideo dell'angolo retto con quella della “funzione obliqua”, ispirata alla psicologia della forma della Gestalt: ciò comporta l'abbandono della vecchia griglia modulare ortogonale nella progettazione a scala urbana e territoriale a favore della linea appunto obliqua, considerata non come scelta formalistica a priori, ma come risultato di un'esperienza empirica. Le sue opere rivelano un equilibrio dinamico particolare: le forme dall'interno si proiettano verso l'esterno in un disequilibrio percettivo che trova una soluzione statica provocatoria. Tra gli architetti francesi che più felicemente hanno sviluppato le possibilità estetiche e tecniche del cemento armato, Parent cerca nell'applicazione di questo materiale di ottenere risultati che esaltino al massimo il valore formale delle superfici, come testimonia la chiesa di Sainte-Bernadette a Nevers (1961-63), realizzata in collaborazione con Virilio. Tra le opere successive sono il pensionato iraniano nella città universitaria di Parigi (1961-69) e il Memoriale di Yves Klein a Saint-Paul-de-Vence (1964-69). Sciolto il gruppo nel 1968, Parent costruisce nel 1970 il Centro Commerciale di Sens e il padiglione francese per la Biennale di Venezia, e nel 1973 la casa Delbigote a Villeneuve-sur-Lot.

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