Pepys, Samuel

diarista inglese (Londra 1633-1703). Nato da famiglia piccolo-borghese, dopo un periodo di difficoltà, fece una carriera onorevole e proficua come funzionario del Ministero della Marina, di cui divenne segretario nel 1673. Cadde in disgrazia nel 1679, quando fu imprigionato sotto l'accusa di aver favorito un complotto papista. Richiamato alla vita pubblica per una missione a Tangeri (1683-84), ritornò alla Marina fino alla caduta di Giacomo II (1688), avvenimento che lo costrinse al definitivo ritiro alla vita privata. In vita pubblicò solamente un arido resoconto delle sue attività pubbliche, Memoires Relating to the State of the Royal Navy (1690), e fu noto soprattutto come presidente della Royal Society, bibliofilo e cultore appassionato della musica e delle scienze. La sua fama è legata al celebre Diary, il cui manoscritto in stenografia criptica fu scoperto, decifrato e pubblicato solo nel 1825. Tenuto con l'intenzione di non farlo mai né leggere né pubblicare, il diario rivela nel modo più completo e realistico la personalità del suo autore con tutte le sue debolezze, ingenuità e mediocrità, rappresentando quindi un documento unico per sincerità e obiettività. Sono note buttate giù giorno per giorno, che fissano la vita quotidiana nei suoi minimi particolari, in un linguaggio a volte scorretto, ma sempre vivace e spontaneo. È inoltre un quadro prezioso di 10 anni di vita inglese (dal 1660 al 1669), vista da un osservatore diligente, impegnato a registrare con minuzia e franchezza gli avvenimenti di cui è attore o spettatore, riferendo anche scandali e pettegolezzie che, pur restando in superficie, fa penetrare il lettore in quel mondo. Di particolare interesse sono le abbondanti informazioni sulla vita letteraria e teatrale del tempo.

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