Persano, Carlo Pellión, cónte di-

ammiraglio italiano (Vercelli 1806-Torino 1883). Entrato nella marina militare sarda nel 1821, nel 1860 fu inviato al comando di una squadra navale a sorvegliare la spedizione di Garibaldi in Sicilia. Successivamente appoggiò dal mare le operazioni del Garigliano e l'assedio di Ancona (1860) e di Gaeta (1861). Promosso viceammiraglio e nominato grande ufficiale dell'ordine militare di Savoia, fu deputato di La Spezia dal 1860 al 1865, ministro della Marina con il Rattazzi (1862) e senatore dal 1865. Durante la III guerra d'indipendenza, fu nominato comandante supremo della flotta. Fautore di una strategia puramente difensiva per sfiducia nella preparazione della marina, fu spinto all'azione dal La Marmora e dal Depretis che dopo la disfatta di Custoza (1866) erano alla ricerca di un successo che rialzasse il prestigio militare italiano. Malamente sconfitto a Lissa a causa dei suoi errori e di quelli dei suoi subalterni, fu sottoposto a giudizio dal Senato costituitosi in Alta Corte di giustizia (1867). Riconosciuto colpevole di inettitudine, fu degradato. Tra i suoi scritti si ricordano il Diario politico-militare della campagna navale degli anni 1860-61, il volume I fatti di Lissa (1866) e il Carteggio (postumo, 1917).

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