Perutz, Leo

scrittore boemo di lingua tedesca (Praga 1884-Bad Ischl 1957). Di origine ebreo-tedesca, prese parte alla prima guerra mondiale, durante la quale fu ferito. Nel 1938, causa il nazismo, trovò rifugio in Palestina. Morì durante una delle sue visite ai luoghi natii. Lungamente e a torto dimenticato dalla storia della letteratura, nonostante l'aperto apprezzamento di Adorno e Borges, ma in seguito riscoperto, fu uno “scrittore d'avventure” che impiegò con notevole maestria e con stile asciutto e misurato diversi registri narrativi, spaziando tra lo storico, il fantastico, il thriller, il dramma. Esordì con Der dritte Kugel (1915; La terza pallottola), romanzo che ebbe all'epoca grande successo, un “giallo” ambientato agli inizi del sec. XVI. Diverse le opere successive degne di nota: Der Marques de Bolibar (1920; Il marchese di Bolibar) sulla campagna iberica di Napoleone; Der Meister des Jüngsten Tages (1923; Il maestro del giudizio universale) incentrato su una catena di suicidi; Wohin rollst du Apfelchen (1928; trad. it. Tempo di spettri) storia di un ufficiale austriaco che, ossessionato dall'idea di vendicare un'offesa, insegue il suo nemico in ogni angolo del mondo; Der schwedische Reiter (1936; Il cavaliere svedese), che fu proibito in Germania, sull'avventura bellica di Carlo XII di Svezia agli inizi del Settecento. Dopo una lunga pausa creativa, Perutz tornò al romanzo con Nachts unter der steinernen Brücke (1953; Di notte sotto il ponte di pietra), ambientato in una Praga misteriosa e magica sul finire del sec. XVI, e con Der Judas des Leonardo (1959; Il traditore di Leonardo), pubblicato postumo.

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