Piò, Àngelo

scultore italiano (Bologna 1690-1770). Allievo di Giuseppe Mazza, le sue prime opere (Storie di Cristo nella chiesa di S. Giovanni in Persiceto presso Bologna) sono connesse al classicismo secentesco di origine carraccesca. Dopo un soggiorno a Roma (1718), dove lavorò con Camillo Rusconi, si volse a una più libera espressività, con una produzione in stucco e cera dipinta, comprendente sculture e agili e briose decorazioni, tra le migliori del Settecento bolognese (monumento al generale Marsigli, Bologna, S. Domenico). Più aderenti alla tradizione emiliana sono le terrecotte policrome (Pietà, Bologna, S. Stefano). Il figlio Domenico (Bologna ca. 1720-1799), anch'egli scultore, fu allievo e collaboratore del padre. Le sue poche opere superstiti (Ercole e il leone Nemeo, Bologna, cortile di casa Orsi) segnano il passaggio dalla tradizione secentesca al gusto neoclassico.

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