Piòla, Doménico

pittore e incisore italiano (Genova 1627-1703). Tra i più originali rappresentanti del barocco genovese nell'espressione del grande affresco decorativo, fu capostipite di una feconda e nota bottega (Casa Piola), nell'ambito della quale furono attivi, oltre ai figli Antonio Maria e Giovanni Battista, il cognato Stefano Camogli e numerosi altri membri, che condivisero e perpetuarono l'arte del maestro. Il Piola si formò sui modi del Grechetto e di Rubens, ma importanti furono pure le esperienze maturate accanto a Valerio Castello (affreschi nella chiesa di S. Marta e nell'oratorio di S. Giacomo della Marina); elementi per il superamento del barocco di tradizione romana derivarono al Piola dal suo stesso allievo Gregorio De Ferrari (allegorie dell'Autunno e dell'Inverno, Genova, Palazzo Rosso), che gli suggerì invenzioni scenografiche di più libera fantasia e di più delicata e suggestiva colorazione. Tra gli affreschi genovesi si ricordano quelli per le chiese dell'Annunziata, di S. Siro (cappella di S. Gaetano) e di S. Luca, e quelli per i palazzi Rosso, Gambaro, Balbi, Spinola, ecc. Feconda fu pure la sua produzione di tele, disegni e incisioni.

Trovi questo termine anche in:

Quiz

Mettiti alla prova!

Testa la tua conoscenza e quella dei tuoi amici.

Fai il quiz ora