Poggendorff, Johann Christian

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fisico tedesco (Amburgo 1796-Berlino 1877). Dopo essersi in un primo tempo dedicato a studi farmaceutici, ottenne la cattedra di fisica (1834) all'Università di Berlino. Nel 1826 ideò un metodo per valutare gli spostamenti angolari dell'equipaggio mobile di uno strumento di misurazione (metodo di Poggendorff). Costruì una pila al bicromato (1842) e ideò il metodo potenziometrico o di opposizione per la misurazione della f.e.m. di una pila. Studioso di storia della scienza, diresse per molti anni gli Annalen der Physik und Chemie, noti anche come Poggendorffs Annalen.

Consiste nel fatto che due segmenti intervallati da due rette parallele con le quali formano un angolo non retto, anche se posti in continuità, appaiono spostati l'uno rispetto all'altro. "Per la figura 1 vedi il lemma del 15° volume." "Vedi figura 1 vol. 17, pag. 314"

Metodo, detto anche del cannocchiale e scala, di lettura per riflessione, comune a molti strumenti di fisica in cui si debbano valutare angoli di rotazione. È usato per misure di grande precisione in apparecchiature come galvanometri balistici, bilance di torsione, ecc. La sorgente luminosa "Per la figura 2 vedi il lemma del 15° volume." "Vedi figura 2 vol. 17, pag. 314" è una scala graduata G fortemente illuminata; un cannocchiale C, fornito di reticolo R, è accomodato per vedere la scala riflessa da uno specchio S, girevole attorno all'asse per O, normale al piano della figura. Al ruotare dello specchio, nel cannocchiale si vedono scorrere le graduazioni della scala davanti al reticolo. Se lo specchio ruota di un angolo α, il raggio incidente ruota di 2α. Il metodo, opportunamente modificato, è adottato in alcune bilance di torsione. Il metodo di Poggendorff è un metodo soggettivo, cioè adatto per l'osservazione da parte di una sola persona, mentre un metodo dovuto a Kelvinche usa apparecchiature analoghe, è oggettivo nel senso che la misura dell'angolo di rotazione può essere fatta da un gruppo di persone. Con questo metodo i raggi provenienti da una sorgente luminosa F vengono riflessi da uno specchio S girevole intorno a un asse O e incidono su una scala G: al ruotare dello specchio di un angolo α l'immagine raccolta sullo specchio ruota di 2α. Il metodo di Poggendorff è però più sensibile di quello di Kelvin in quanto fa uso di un cannocchiale con reticolo.

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