Prudènzio Cleménte, Aurèlio

(latino Aurelíus Prudentíus Clemens), poeta latino cristiano (Calagurris, oggi Calahorra, 348-ca. 410). Di nobile famiglia spagnola, esercitò a Roma l'avvocatura, raggiungendo alla corte di Teodosio una posizione di prestigio. In età matura si ritirò a vita privata per dedicarsi interamente alla poesia religiosa. Compose varie raccolte di inni che portano quasi tutte titoli greci: Cathemerinon (Inni per le varie ore della giornata), 12 inni di metro vario destinati ad accompagnare il cristiano nei vari momenti della giornata; Peristephanon (Sulle corone), 14 carmi in lode di martiri; Apotheosis, sulla Trinità e contro le eresie; Hamartigenia (Sull'origine del male), contro i marcioniti; Contra Symmachum, polemica contro le sopravvivenze del paganesimo; Psychomachia (Lotta per l'anima), poema allegorico sul conflitto tra virtù e vizi per il possesso dell'anima; il breve Dittochaeon (Il doppio nutrimento), che illustra episodi dell'Antico e del Nuovo Testamento. Prudenzio Clemente trasferisce i metri e i modi della poesia classica in quella cristiana: per i primi s'ispira a Orazio, per i secondi a Virgilio, di cui abbondano nei suoi scritti le reminiscenze. Le dottrine di Prudenzio Clemente non sono originali, ma la sua fede fervida gli ispira passi elevati di vera poesia. Ebbe grande fama nel Medioevo, ma non entrò quasi per nulla nella liturgia della Chiesa.

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