Psicharis, Iannis

(o Jean Psichari) scrittore e filologo greco (Odessa 1854-Parigi 1929). Studiò a Parigi, dove fu professore di letteratura neogreca all'École des Hautes Études e, dal 1904, all'École des Langues Orientales. Nella querelle linguistica della seconda metà del sec. XIX, si mostrò fervente sostenitore della legittimità della dimotikí, di cui fu il più autorevole teorico, con opere d'indubbio rigore scientifico: Essai de grammaire historique néogrecque (1886-1905), Études de philologie néogrecque (1892), Quelques travaux de linguistique, ecc. Le sue opere di narrativa, quali Il mio viaggio (1888), Il sogno di Janniri (1897), Rose e mele (1902-03), valgono, più che per intrinseci pregi artistici, come preziose testimonianze delle possibilità espressive della lingua demotica, seppur viziate da un rigorismo massimalistico. Alla narrativa francese appartengono: Cadeau de noces (1893), Le crime du poète (1913), Le solitaire du Pacifique (1922) e altri romanzi.

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