Quattro Castèlla

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comune in provincia di Reggio nell'Emilia (17 km), 161 m s.m., 46,13 km², 13.219 ab. (castellarini), patrono: sant’ Antonino (2 settembre).

Centro posto alla destra del torrente Enza. Prende nome dalle rocche sorte nei sec. X-XI su quattro rilievi boscosi. Appartenne ai Canossa e rimase ai loro discendenti fino al 1742, quando divenne feudo dei Gabbi.§ Delle quattro rocche medievali è ben conservata solo quella di Bianello, appartenuta a Matilde di Canossa (che ospitò il penitente Enrico IV e intercesse per questi persso papa Grgorio VII, ottenendogli il “perdono di Canossa”), riedificata nel Trecento e trasformata in residenza signorile tra i sec. XVII-XVIII.La parrocchiale, d'origine romanica ma modificata nel 1716, conserva nella facciata frammenti di sculture dell'epoca e tele del sec. XVII.§ L'economia è sostenuta dal turismo estivo, ma mantiene una struttura agricola con cereali, uva e foraggi per l'allevamento di bovini e suini, che sono legati alla produzione di parmigiano reggiano e salumi; vi si affiancano industrie, attive nei settori meccanico (macchine utensili, tubi, montacarichi, impianti di sicurezza), elettrotecnico, tessile (maglifici), delle materie plastiche (isolanti, giochi), degli arredi commerciali, della lavorazione del legno, dei manufatti per l'edilizia e degli alimenti surgelati.§ A primavera si svolge il Corteo matildeo, rievocazione in costume della proclamazione di Matilde a viceregina vicaria da parte dell'imperatore Enrico V nel 1111.

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