Quinzano d'Òglio

Indice

comune in provincia di Brescia (31 km), 65 m s.m., 21,49 km², 5851 ab. (quinzanesi), patrono: santi Faustino e Giovita (15 febbraio).

Centro della pianura bresciana, posto alla sinistra del fiume Oglio. Nel sec. VIII parte del territorio fu donata al monastero di Leno; in seguito fu possesso dei conti Martinengo che nel 1127 ne cedettero i diritti feudali al comune di Brescia. Completamente distrutto nel 1404 da Pandolfo Malatesta, fu ricostruito da Filippo Maria Visconti e si trovò al centro delle lotte tra milanesi e veneziani, passando a questi ultimi, con tutto il Bresciano, nel 1428.§ Nel cimitero è la pieve dell'Assunta, eretta in forme romaniche alla fine del sec. XII e rifatta con il campanile nel sec. XVII; dell'edificio originario conserva l'abside semicircolare di gusto cremonese. La chiesa di San Rocco, ampliata nel tardo Cinquecento, ha cappelle con decorazioni a fresco coeve e dipinti di Pier Maria Bagnatori. La parrocchiale dei Santi Faustino e Giovita, ultimata nel 1625, venne trasformata secondo linee barocche nel sec. XVIII.§ L'industria opera prevalentemente nei settori meccanico, tessile, dell'abbigliamento (calze), dei laterizi, delle materie plastiche, degli articoli casalinghi e della lavorazione della pelle. L'agricoltura produce cereali, ortaggi e frutta; è praticato inoltre l'allevamento bovino e suino.

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