Rabóni, Giovanni

poeta italiano (Milano 1932-Parma 2004). Di formazione cattolica, ha trasformato la sollecitazione religiosa in ansia di testimonianza civile (Il catalogo è questo, 1961; L'insalubrità dell'aria, 1963; Le case della Vetra, 1966; Economia della paura, 1971; Cadenze d'inganno, 1975; Il più freddo anno di grazia, 1978; Nel grave sogno, 1982). Nel 1988 ha raccolto il meglio della sua produzione poetica nel volume A tanto caro sangue cui hanno fatto seguito, nel 1993, Ogni terzo pensiero (premio Viareggio), nel 1998 Quare tristis, nel 2000 il poema teatrale Rappresentazione della croce Nel 2002 ha pubblicato la raccolta di versi Barlumi di storia e Alcesti o la recita dell'esilio. Ha svolto anche attività di critico (Poesia degli anni Sessanta, 1976; Poesia italiana contemporanea, 1980; Quaderno in prosa, 1981) e di traduttore (Baudelaire, Proust). Riflessioni e interventi polemici sulla letteratura, sul costume e sulla politica costituiscono la materia del volume Devozioni perverse (1994), un diario personale che copre il quadriennio 1988-91 e raccoglie, con qualche opportuna messa a punto, gli articoli pubblicati da Raboni sull'Europeo e sul Corriere della Sera.

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