Raimóndi, Marcantònio

incisore italiano a bulino (Bologna ca. 1480-ca. 1534). Si può considerare il primo incisore di riproduzione. Allievo del Francia, dal quale derivò il gusto per il segno minuto e delicato, si trasferì presto a Venezia dove riprodusse su rame diciassette delle venti xilografie della Vita della Vergine di Dürer (1506) usandone abusivamente il monogramma. Passato a Roma (1510), mise la sua tecnica, sempre più abile, a disposizione delle esigenze divulgative della bottega di Raffaello, che lo elesse a suo interprete ufficiale. La sua opera grafica, circa trecento fogli da Giorgione, Raffaello, Michelangelo, ecc., conobbe una fortuna eccezionale per tutto il Cinquecento in Italia e fuori. Svalutato dal Seicento in poi, se ne riconoscono ora l'importanza storica e l'abilità tecnica, che non coincidono con la mediocrità della sua produzione artistica.

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