Ravèra, Lìdia

giornalista e scrittrice italiana (Torino 1951). Ha iniziato la sua carriera giornalistica nell'ambito della pubblicistica underground di estrazione sessantottesca. In campo narrativo ha esordito con il libro Porci con le ali (1976), scritto insieme a Marco Lombardo Radice: sotto gli pseudonimi di Rocco e Antonia gli autori affrontavano, con un linguaggio realistico, i problemi della coppia e della sessualità nell'epoca del riflusso postcontestatario. Divenuta poi collaboratrice di rubriche culturali presso redazioni giornalistiche e televisive, la Ravera è approdata a una narrativa di stampo più tradizionale con opere come Ammazzare il tempo (1978) e Bambino mio (1979), che hanno rivelato un'esigenza di maturazione espressiva e di assestamento stilistico superata con l'impiego di nuove formule come dimostrano i romanzi Bagna i fiori e aspettami (1986) e Se lo dico perdo l’America (1988). Per funghi (1987) e i racconti di Due volte vent’anni (1992) sono l'occasione per mettere a nudo le frustrazioni della propria generazione, psicologicamente immatura e incapace di superare la crisi di valori seguita al tramonto delle ideologie. In quale nascondiglio del cuore (1993), Sorelle (1994) e I compiti delle vacanze (1997) invece, sono incentrati sui rapporti familiari. Dopo Maledetta gioventù (1999) e Né giovani né vecchi (2000) la Ravera ha pubblicato Un inverno fiorito e altre storie (2001) e La festa è finita (2002), romanzi con riferimenti a sbiadite esperienze hippy e sessantottine. Nel 2003 ha pubblicato Il freddo dentro, una riflessione intorno al caso del duplice omicidio di Novi Ligure, commesso da due adolescenti; nel 2006 Eterna ragazza; nel 2008 Le seduzioni dell'inverno; nel 2015 Gli scaduti. Nel 2017 ha dato alle stampe Terzo Tempo e nel 2019 L'amore che dura. 

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