Renouvier, Charles

filosofo francese (Montpellier 1815-Prades 1903). Fu il maggior rappresentante del neocriticismo nel suo Paese. Il suo pensiero muove dall'assenso al nucleo concettuale del filosofare kantiano, che cioè l'unico e vero scopo della filosofia è quello d'indagare le leggi e i limiti della ragione e della conoscenza: di qui il suo radicale rifiuto di ogni metafisica e la riduzione della realtà a fenomeno. Con una riduzione del vero significato del kantismo, Renouvier considera tutta la realtà come rappresentazione, eliminando totalmente la cosa in sé. Il mondo è fatto solo di fenomeni tra di loro in relazione reciproca, sicché la categoria di relazione è fondamentale per lo studio dei fenomeni, e ogni altra categoria non ne è che un'ulteriore specificazione. Se il mondo è un sistema di relazioni, e se la conoscenza non è che conoscenza di relazioni, ne risulta che è possibile una conoscenza esaustiva e completa del mondo come di un tutto organico intessuto di relazioni conoscibili. Tra le opere principali: i quattro volumi degli Essais de critique générale (Saggi di critica generale; I, Traité de logique générale, 1854, Trattato di logica generale; II, Traité de psychologie rationnelle, 1859, Trattato di psicologia razionale; III, Les principes de la nature, 1864, I principi della natura; IV, Introduction à la philosophie analitique de l'histoire, 1864, Introduzione alla filosofia analitica della storia), La science de la morale (1869; La scienza della morale), Esquisse d'une classification systématique des systèmes philosophiques (1885-86; Abbozzo di una classificazione sistematica dei sistemi filosofici), La Nouvelle Monadologie (1899; La nuova monadologia), Histoire et solution des problèmes metaphysiques (1901; Storia e soluzione dei problemi metafisici), Les dilemmes de la métaphysique pure (1903; I dilemmi della metafisica pura).

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