Ricci, Màrio

autore, attore e regista teatrale italiano (Roma 1932). Dopo aver lavorato a Stoccolma nel Marionetteater di Michael Meshke, ha aperto nel 1964 a Roma un proprio teatrino (l'Orsoline 15) e in questa sede, come poi, dal 1969, all'Abaco, ha presentato una serie di spettacoli che lo hanno imposto come uno dei massimi esponenti della ricerca scenica italiana. Punto di partenza di tali spettacoli è una suggestione di generica derivazione letteraria, indicata direttamente dai titoli (I viaggi di Gulliver, Edgar Allan Poe, James Joyce, Il barone di Münchhausen, Re Lear, Moby Dick, Le tre melarance), ma elaborata in un linguaggio autonomo, al centro del quale è l'oggetto mostrato nel suo divenire, impiegato come presenza condizionante o utilizzato in giochi che si richiamano esplicitamente agli svaghi dell'infanzia. Il gioco è elemento costante del discorso scenico che si sviluppa non solo attraverso l'intervento dell'attore, ma con l'uso di luci, colori, sequenze cinematografiche, elaborazioni cinetiche, raggiungendo risultati spesso di alto livello formale.

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