Riesman, David

sociologo statunitense (Filadelfia 1909-Binghamton, New York, 2002). Professore di diritto nell'Università di Buffalo e di sociologia nelle università di Chicago e di Harvard, postulò una teoria sull'evoluzione della società che, pur sintetizzando i risultati di varie scuole sociologiche, mantiene una sua peculiare originalità. Nell'opera The Lonely Crowd (1950; La folla solitaria), il cui titolo si riferisce all'alienazione dell'individuo nella moderna società urbana, Riesman suddivide la storia umana in tre epoche, ognuna caratterizzata da un tipo d'individuo che ne costituisce il carattere collettivo. Si inizia così con il primo stadio nel quale l'uomo è il prodotto di una società modellata sul gruppo familiare di tipo patriarcale, con indici di mortalità e di natalità molto elevati e un senso religioso profondamente sentito: è il tipo d'uomo “diretto dalla tradizione” (tradition-directed man). Dal Rinascimento fino all'inizio del sec. XX avvengono profondi mutamenti sociali che rendono l'uomo cosciente d'aver maggiore potere nei confronti della realtà e maggiore autonomia di giudizio: esso è quindi “autodiretto” (inner-directed man). Più recentemente si è andata delineando, specie negli Stati Uniti, una terza fase che segna il passaggio dall'epoca della produzione a quella del consumo e nella quale emerge l'uomo “eterodiretto” (other-directed man) o massificato, per il quale il consenso del gruppo sociale di appartenenza è il valore assoluto e il conformismo diviene così l'unico modo di comportamento. Fra le altre opere: Faces in the Crowd (1952; Visi nella folla), Constraint and Variety in American Education (1956; Conformismo e varietà nell'educazione americana), Abundance for What? (1964; A che serve l'abbondanza?), Education and Politics at Harvard (1975; Educazione e politica ad Harvard).

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