Roa Bastos, Augusto

narratore paraguayano (Asunción, 1917-2005). Esule in Argentina per cause politiche, è stato giornalista e corrispondente in Europa durante la II guerra mondiale. Poeta postmodernista in El naranjal ardiente (1960; L'aranceto in fiamme), si è imposto come uno dei più originali narratori della sua generazione con i 17 racconti di El trueno entre las hojas (1953; Il tuono tra le foglie) e i romanzi Hijo de hombre (1960; Figlio d'uomo), Yo, el Supremo (1974), El Somnámbulo (1976), che in modi diversi, ma sempre con eccezionale potenza narrativa, mettono a fuoco il dramma storico del Paraguay. Dal 1983, per diversi anni, Roa Bastos ha lavorato a El fiscal, che avrebbe dovuto concludere la trilogia iniziata con Hijo de hombre e Yo, el Supremo. In seguito, però, ha dichiarato di averlo dato alle fiamme, gesto che ha fatto pensare a una sorta di suicidio creativo. Si è poi dedicato all'attività giornalistica, tenendo nel cassetto più di un romanzo, in attesa che venisse “il tempo giusto” per pubblicarlo. Nel 1989 gli è stato conferito il premio Cervantes. Nel 1992 ha pubblicato il romanzo La vigilia del Almirante, su Colombo e la scoperta dell'America. Nel 1993 ha presentato, con un colpo di scena, il romanzo El Fiscal, che evidentemente non aveva affatto distrutto. Tra i suoi ultimi scritti si segnalano Contravida (1995), narrazione a sfondo autobiografico e d'ambientazione rurale, in cui dà corpo al mondo dell'infanzia, ai paesaggi dell'anima, ai ricordi e Madama Sui (1996), storia della favorita di un dittatore corrotto in Paraguay tra gli anni Sessanta-Settanta. Curioso e accattivante pure Metaforismos (1997), repertorio di aforismi, giochi concettuali, metafore, ricavato dai precedenti testi dello scrittore.

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