Roncóni, Luca

regista e attore italiano (Susa, Tunisia, 1933-Milano 2015). Dopo essere stato uno degli attori giovani più promettenti, si è dedicato alla regia, raggiungendo ben presto prestigio internazionale. Ronconi, che dal 1976 al 1978 ha diretto un Laboratorio di progettazione teatrale a Prato e nel 1989 ha assunto la direzione del Teatro Stabile di Torino per passare poi al Teatro di Roma nel 1994, è una delle figure più interessanti del recente panorama teatrale italiano. Nei suoi allestimenti compaiono numerosi elementi, i più ricorrenti dei quali sono il concetto di spettacolo “aperto”, l'impiego di “macchine” da scena o di nuovi dispositivi scenico-architettonici atti a creare un rapporto diretto tra pubblico e spettacolo, il senso neobarocco del meraviglioso ecc. Spettacolo-manifesto della poetica di Ronconi è stato l'Orlando furioso di Ariosto-Sanguineti (1969). Sono inoltre da ricordare l'Orestea di Eschilo (1972), l'Utopia (1975) da Aristofane, L'anitra selvatica (1977) e Spettri (1982) di Ibsen, Il pappagallo verde (1978) e Commedia della seduzione (1985) di Schnitzler, Fedra di Racine (1984), Ignorabimus di Holz (1986), L'uomo difficile di Hofmannsthal (1990), Nella gabbia di James (1991), L’aquila bambina di Sixty (1992), il Re Lear di Shakespeare (1995), Dio ne scampi dagli Orsenigo di Imbriani (1996), Il lutto si addice ad Elettra di O'Neill (1997) e Davila Roa di Baricco (1997). Nel 1998 ha diretto per la prima volta attori italiani nel lavoro di PirandelloQuesta sera si recita a soggetto. Nello stesso anno gli è stato assegnato il Premio Europa. Lasciato, nel 1999, il Teatro di Roma, fino al 2004 è stato direttore artistico del Piccolo Teatro di Milano (assumendo poi l'incarico di consulente), dove ha debuttato, nel 2000, con il suo progetto La vita è sogno, allestimento del dramma di Calderón de la Barca. Numerose anche le regie liriche: Valchiria, Wozzek, Don Carlos, Aida alla Scala; Il barbiere di Siviglia e Mosè all'Opéra di Parigi; La dannazione di Faust di Berlioz (1992), Il caso Makropulos di Janacek (1993) e il Giulio Cesare di Händel (2003), Giro di vite di Britten (2006). Sempre per il teatro, nel 2003 ha proposto Peccato che fosse puttana di J. Ford e nel 2007 Il ventaglio di Goldoni e Fahrenheit 451 di Ray Bradbury. Nel 2007 è stato nuovamente nominato direttore artistico del Piccolo Teatro. Nel 2011 ha pubblicato il libro Luca Ronconi al Piccolo.

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