Rosenquist, James

pittore statunitense (Grand Forks, North Dakota, 1933- New York, 2017). Dopo una breve attività come pubblicista, esordì come pittore intorno al 1960-61, trasferendo nei suoi quadri il repertorio di immagini proprio della tecnica pubblicitaria e ponendosi così (con Rauschenberg, Lichtenstein, Oldenburg e altri) tra i capiscuola della pop art. Il linguaggio di Rosenquist si costruisce intorno a temi della grande città, immagini di vita quotidiana colte dalla pubblicità, dalle riviste illustrate, da giornali, da depliants, che l'artista accosta casualmente e ingrandisce a dismisura per accentuarne la raffigurazione rispetto alla realtà concreta, mirando a rendere l'osservatore consapevole dello svuotamento di significato del modello di vita o del particolare prodotto pubblicizzato in origine (Waves, 1962; In the Red, 1963; Front Lawn, 1964; M. Maybe, 1965). Tra le opere del periodo pop è significativa l'illustrazione del padiglione americano all'Expo di Montréal nel 1967; si ricordano anche la scenografia per il balletto Deuce Coupe (New York, 1975) e la partecipazione alla mostra Printed Art: a View of Two Decades (Museum of Modern Art, New York, 1980).

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