Rossèlli, Carlo

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uomo politico italiano (Roma 1899-Bagnoles-de-l'Orne 1937). Professore di economia alla Bocconi di Milano e all'Università di Genova, aderì al Partito Socialista Unitario dopo il delitto Matteotti e all'inizio del 1925 fondò con Salvemini ed E. Rossi il foglio clandestino antifascista Non mollare!; collaborò quindi con P. Nenni alla rivista Quarto Stato (1926). Processato per aver organizzato con F. Parri e R. Bauer la fuga in Francia di F. Turati, fu confinato a Lipari (1927) dove scrisse Socialismo liberale (1927-28): conclusione di un lungo lavorio di revisione teorica del marxismo e primo abbozzo della piattaforma ideologica su cui sorse il movimento di "Giustizia e Libertà" da lui fondato in Francia dopo un'avventurosa fuga da Lipari con E. Lussu e F. Nitti (1929). Combattente in Spagna a capo di una colonna italiana, rimase gravemente ferito a Monte Pelato (1936). Ritornato in Francia, fu assassinato a pugnalate insieme al fratello Nello da un gruppo di estremisti di destra della Cagoule che agivano su mandato fascista.

Bibliografia

G. Salvemini, Carlo e Nello Rosselli, Parigi, 1938; A. Levi, Ricordi dei fratelli Rosselli, Firenze, 1947; A. Galante Garrone, Nello Rosselli e la storia diplomatica, in “Il Ponte”, 1955; E. Aga Rossi, Il movimento repubblicano, Giustizia e Libertà e il Partito d'Azione, Bologna, 1969; A. Garosci, Vita di Carlo Rosselli, 2 voll., Firenze, 1973; G. Spadolini; Carlo e Nello Rosselli, Firenze, 1990.

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