Rovani, Giusèppe

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scrittore italiano (Milano 1818-1874). Fu precettore, poi scrivano, presso la Biblioteca di Brera. Prese parte attiva alle lotte risorgimentali, combattendo a Venezia nel 1848 e andando poi in esilio a Lugano, dove si legò d'amicizia con C. Cattaneo. Tornato a Milano, non seppe rifiutare una proposta di collaborazione con il governo austriaco; il rimorso per tale gesto e inoltre le difficoltà economiche e la morte di un figlio di appena quattro anni lo spinsero al vizio dell'alcol. La scapigliatura vide in Rovani il suo precursore e C. Dossi lo elesse come suo maestro, posponendolo solo a Manzoni; in realtà Rovani fornì agli scapigliati solo un mito biografico e una sperimentazione linguistica, mentre la sua vera importanza va individuata nel contributo da lui dato al rinnovamento del romanzo storico. Nei primi romanzi (Lamberto Malatesta, 1843; Valenzia Candiano, 1844; Manfredo Pallavicino, 1845-46), ambientati nella società italiana del Rinascimento, Rovani demistifica già la mitologia dell'amore impossibile, sublimato nella morte, accostandosi alla realtà quotidiana. La rottura definitiva delle tradizionali strutture romanzesche si verifica con Cento anni (1859-64), una sorta di comédie historique dove, sulla scia di Balzac, il gusto cronachistico del romanzo storico si congiunge con l'interesse per il romanzo di costume. Manca però a Rovani la capacità di imboccare decisamente la via del grande romanzo moderno di tipo francese e i Cento anni, viziati da un insistito e minuzioso virtuosismo descrittivo, si risolvono nell'omaggio provinciale di un milanese tardo-romantico alla storia di Milano nel suo periodo più splendido, tra il regno di Maria Teresa e le Cinque Giornate. Una netta involuzione è segnata dagli ultimi libri di Rovani: La Libia d'oro (1868), in cui prende il sopravvento il gusto del feuilleton, e La giovinezza di Giulio Cesare (1873), confusa e retorica esaltazione della romanità. Una soverchiante preoccupazione retorica inaridisce anche l'opera più ambiziosa del Rovani teorico: Le tre arti considerate in alcuni illustri contemporanei (postuma, 1874).

Bibliografia

A. Romanò, Il secondo romanticismo lombardo, Milano, 1958; G. Baldi, G. Rovani e il problema del romanzo nell'Ottocento, Firenze, 1967; R. Bigazzi, I colori del vero, Pisa, 1969; A. Della Rocca, Tarchetti e Rovani, Napoli, 1970.

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