Sèsto Calènde

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comune in provincia di Varese (22 km), 198 m s.m., 23,89 km², 9806 ab. (sestesi), patrono: san Bernardino da Siena (20 maggio).

Cittadina situata sulla sinistra del fiume Ticino, nel punto dove esso si riforma dal Lago Maggiore. Nota dal sec. IX (ma il territorio era già popolato in età preistorica), fu compresa nel comitato del Seprio e poi nel feudo di Somma Lombardo, che fu dei Visconti dal 1129 al sec. XVIII.§ La chiesa di San Donato (sec. IX, poi rimaneggiata), annessa a un monastero benedettino, custodisce nell'interno, a tre navate con cripta, affreschi eseguiti tra il sec. XV e il XVIII; il palazzo Mazza conserva due torri angolari di una fortificazione quattrocentesca. Il ponte di ferro, a due piani, sul Ticino, che collega la Lombardia con il Piemonte, fu costruito nel 1882 e rifatto dopo la seconda guerra mondiale.§ L'industria, assai sviluppata, opera prevalentemente nei settori metalmeccanico, elettrotecnico, tessile, dell'abbigliamento e delle materie plastiche. Fiorente è il turismo, nautico e di villeggiatura estiva, ma anche di breve permanenza, facilitato dal collegamento autostradale con Milano.§ Vi nacque il pittore leonardesco Cesare da Sesto (1477-1523). In località Oriano sono stati rinvenuti i resti di un impianto termale con condutture in terracotta, risalenti all'epoca romana. Nei dintorni vi sono tracce di sepolture preistoriche della civiltà di Golasecca, della quale importanti reperti si conservano nel Museo Civico Archeologico Naturalistico: tra questi il ricco corredo funerario della Tomba del Tripode.

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