Sacharov, Andrej Dmitrievič

fisico teorico sovietico (Mosca 1921-1989). Laureatosi (1942) all'Università di Mosca, dal 1945 svolse attività di ricerca all'Istituto di Fisica Lebedev, sotto la direzione di I. E. Tamm. Si occupò particolarmente di fisica nucleare e di fisica dei plasmi, dando grandi contributi allo sviluppo degli studi nel campo della fusione termonucleare, e nel 1953 divenne membro dell'Accademia delle Scienze dell'URSS. Confinato a Gorki nel 1980 a causa della sua tenace attività in difesa dei diritti umani, e in particolare per la sua condanna dell'invasione sovietica dell'Afghanistan, fu privato di tutti i suoi titoli e privilegi per decreto del Soviet Supremo. Riottenuta la piena libertà di movimento e di parola da Gorbacëv nel 1986, sostenne, sia pure criticamente, la perestrojka impegnandosi per la liberazione di tutti i detenuti politici e per l'accelerazione delle riforme democratiche. Una sintesi dei suoi molti interventi di carattere ideologico è contenuta nel saggio Pensieri sul progresso, la coesistenza e la libertà individuale (1968). Ha inoltre pubblicato Il mio paese è il mondo (1975) e Angoscia e speranza (1979). Nel 1975 ottenne il premio Nobel per la pace.