Sadoveănu, Ion Marin

romanziere e drammaturgo romeno (Bucarest 1893-1964). Studiò a Bucarest e a Parigi e raccolse i suoi primi versi scritti nel 1915 in un volume, Canzoni di servo, apparso nel 1930. Nel 1921 fondò il circolo Poesis. Si dedicò poi al teatro, con poemi drammatici d'ispirazione simbolista: Anno Domini (1927), Metamorfosi (1927), Il contagio (1930). Oltre che attestata in cronache e saggi di notevole rilievo, la passione per il teatro si espresse anche in attività organizzative, come direttore del Teatro Nazionale di Bucarest e ispettore generale. Al romanzo giunse tardi, nel 1944, ma con un capolavoro: Fine di secolo a Bucarest. Nel 1947 un secondo romanzo, Ion Sintu, opponeva all'ambiente intellettuale e mondano fine secolo un mondo in cui si agitavano problemi sociali e movimenti operai. Un altro volume che doveva comporre la trilogia rimase incompiuto. Nel 1952 Sadoveănu affrontò il racconto di fantascienza (Il sistema dei 24 soli) e nel 1962, con un romanzo storico (Il toro del mare), fece rivivere uomini e passioni di una delle antiche città greche del Ponto Eussino (Mar Nero), evocando gli antenati daci.

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