Sais

antica città dell'Egitto, presso l'odierna Ṣā el-Ḥaǧar, capoluogo del V nomo del Basso Egitto, situata su un ramo occidentale (quello di Rosetta) del Delta del Nilo. Sede di culto della dea Neith, la città ebbe grandissima importanza fin dalle primissime dinastie, ma assunse un ruolo di primo piano solo in epoca tarda. Durante la XXIV dinastia i sovrani di Sais Tefnakht e Bocchoris tentarono vanamente di opporsi ai dinasti etiopi, ma durante la XXVI dinastia Sais divenne capitale di tutto l'Egitto e godette di un periodo di particolare floridezza. § A Sais si sviluppò un movimento artistico arcaizzante che proprio dalla città prese nome. Rimane ora pochissimo delle rovine della città che Erodoto aveva descritto nello splendore dei suoi monumenti. Una prima esplorazione delle rovine avvenne da parte dei membri della spedizione napoleonica, successivamente Champollion, nel 1822, sulla base del racconto di Erodoto, integrato da quanto era ai suoi tempi ancora visibile, stese una pianta sommaria del temenos entro cui, oltre a un tempio dedicato a Neith, era una vasta necropoli in cui erano le tombe di Apries, Amasi e dei re saitici. Ora quasi nulla si vede in loco, mentre molti blocchi provenienti da Sais si trovano in varie città del Delta.

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