Salomon, Erich

fotografo tedesco (Berlino 1886-Auschwitz 1944). Si dedicò in un primo momento agli studi giuridici e iniziò l'attività di fotografo solo nel 1927; fu tra i primi ad adottare apparecchiature di piccolo formato sprovviste di flash, che non attiravano l'attenzione, per immortalare i politici a loro insaputa durante importanti incontri al vertice. Anche il suo primo servizio era composto da istantanee scattate di nascosto in un tribunale, poi pubblicate dalla Berliner Illustrierte Zeitung. Oltre che con quest'ultima rivista collaborò come freelance con varie testate internazionali: Münchner Illustrierte Presse, L'Illustration, Life, Fortune e Daily Telegraph. Considerato il padre del reportage politico moderno, fu ribattezzato da una delle sue illustri vittime “il re degli indiscreti”. Nel 1931 diede alle stampe il volume Berühmte Zeitgenossen in unbewachten Augenblicken (Contemporanei celebri fotografati a loro insaputa), composto da un centinaio di fotografie a illustrazione della tecnica della candid camera, espressione coniata proprio in riferimento alla sua opera. Per sottrarsi alla persecuzione nazista si rifugiò in Olanda, ma fu catturato e internato prima a Theresienstadt, poi ad Auschwitz, dove morì.

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